venerdì 26 novembre 2010

L'iposcrisia più grande sta a sinistra

La sinistra italiana parlamentare, in maggioranza, è petulante, falsa e arrogante. Maggior parte dei seguaci alla loro corte sono persone snob, con la puzza sotto il naso, semplici classisti appartenenti a quella classe borghese denominata "radical chic" che in nessun modo ama il prossimo se non loro stessi e la propria categoria d'appartenenza, spacciandosi preoccupati per la sorte dei bisognosi.
Sono spalleggiati da una categoria di servi protettori che ogni giorno, s'adoperano per prenderne le difese su vari fronti, quando è possibile, giustificandone le scelte perché è proprio grazie a loro che mantengono ruoli di privilegio all'interno di categoria importanti quali ad esempio la carta stampata.
Fanno ridere coloro che criticano Emilio Fede, bollandolo come servo. Certo, il direttore del Tg4 è di parte, ma non nasconde la propria dedizione e simpatia nei riguardi del Premier Berlusconi. Non recita il ruolo dell'imparziale, anzi, non ne vuole proprio sapere. Il demerito che ha, è quello di influenzare e orientare le classi meno abbienti culturalmente nei confronti  della parte politica cui nutre simpatia, ma non è certo il solo a farlo. Conduce questo comportamento in maniera più palese rispetto ad altri, più diretta, quindi spontanea e meno grave. Il Tg3, per esempio, è il marchio sponsor del Partito Democratico, e le notizie che fornisce sono bilanciate in base al governo che vige in Parlamento. Se il centro sinistra si trova all'opposizione verrà fornita la notizia che il nostro paese si trova di fronte a una situazione catasftofica, se invece è il contrario, noi cittadini, a loro detta, cominceremo a stare meglio in tutti i sensi, grazie al lavoro e all'impegno dell'esecutivo. La differenza tra il Tg4 e il Tg3, sta nel fatto che il primo è dichiaratemente fazioso, mentre il secondo è più defilato e allusivo rispetto al primo, sono quindi la faccia della stessa medaglia in cui quest'ultimo marca di più ed è più falso e maligno, se non macchiavellico ingannevole. La sinistra partitica, sostiene spesso, che per quasi conquant'anni è stata all'opposizione, il che è vero, ma solamente sul piano governativo nazionale, perché ha improntato il suo potere in varie regioni del paese, nei comuni e nelle città, oltre che e in maniera smisurata nella cultura.
Mario Borghezio è parlamentare presso il parlamento europeo  eletto tra le file della Lega Nord, e dalla sinistra è considerato un nemico a tutti gli effetti, causa l'eccessiva enfasi spettacolare che mette nel fare i discorsi durante le manifestazioni del suo partito, in cui si diverte a calcare la scena dal palcoscenico e agitare la folla.
Spesso cade in eccessi, e questo è il punto in cui la sinistra trova sempre e comunque modo per attaccarlo, bollandolo come omofobo razzista. Certo, è stato accusato, poi condannato per concorso in incendio di un campo rom durante una manifestazione, ma fare di lui un nemico mi sembra alquanto eccessivo se non ridicolo, visto che siedono tra i banchi del Parlamento, deputati che esprimono solidarietà ai condannati per mafia, e a cui si rivolgono per fare "incicuci" allo stato puro e guai a toccarli. Mentre l'eurodeputato Borghezio, quantomeno è più vero, e in diversi casi non dice falsità, è forse il modo in cui le sostiene le sue tesi a farsi additare come sovverivo. E' l'esponente politico più noglobal che ci sia, si nota benissimo che gli sta a cuore il tema della legalità e della lotta alla corruzione nel nostro paese, solo che si ritrova alleato di Berlusconi, e si sa che la Lega nord (come sostiene il giornalista Massimo Fini), pur di approvare il federalismo è pronta ad allearsi con chiunque e stringere dei patti siglati.
Alcuni membri dei centri sociali che qualche anno fa hanno incontrato Borghezio sul treno Torino Milano, una volta riconosciuto, l'hanno picchiato di brutta maniera, riempiendolo di insulti e sputi, minacciando oltretutto di buttarlo giù dal convoglio mentre questo era in viaggio. Un bell' esempio di coraggio: accanirsi in gruppo contro uno solo, senza per'altro sapere che Borghezio è l'antagonista di quel trattato di Lisbona che se venisse approvato anche in Italia, ci si troverebbe di fronte a una dttatura democratica anora più marcata di quanto non sia adesso. Il fatto che lui difenda il paese dal via vai di extracomunitari non nasconde l'ipocrisia che invece incombe a sinistra, dove hanno la pancia piena a furia di difendere e trovare alleati più possibili dimostrandosi buoni, gentili e disponibili.
La sinistra italiana solo per il fatto che Barak Obama fosse nero, e Segolene Royal una donna, in principio doveva mostrarsi favorevole alla loro candidatura, senza nemmeno conoscere bene i personaggi. Pregiudizi in partenza, tant'è che il presidente americano ha dimostrato di non aver saputo o voluto attuare le riforme tanto promesse durante la campagna elettorale che prese il nome "Yes, I can". Per la candidata alla presidenza della Repubblica francese invece, le troppe gaffe dette in tv le sono state fatali, e nonostante inziaialmente nei sondaggi fosse in netto vantaggio sull'avversario, le sue dichiarazioni pubbliche hanno fatto spostare i voti nell'altro senso (pericolo scampato).
La sinistra italiana combatte affinché ci siano a tutti i costi un numero di ministri donna pari a quelli degli uomini, una cosa priva di senso logico, visto che parte prevenuta in partenza, secondo cui basta che ci siano donne al governo per risanare il paese. Vien da pensare che se una donna venisse eletta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri staremo meglio tutti quanti, visto che è donna, quindi capace. E chi ci dovremmo ritrovare quindi al posto di Berlusconi secondo questa sinistra? Un personaggio come Anna Finocchiaro, Giovanna Melandri o Marianna Madia? Che se avessero metà del potere che Berlusconi possiede, farebbero molto, ma molto peggio di quanto lui non ha fatto.
                                                       
Destra e sinistra non hanno senso, sono due facce della stessa medaglia, solo che fino ad ora la destra è sempre stata rappresentata da Berlusconi in sé, mentre la sinistra invece è un assetto strategico di uomini ai posti di comando che si spartiscono il potere diviso in parti talvolta eque. Un atteggiamento e una tattica quest'ultima meno palese ma più influente, quindi più pericolosa, cosa che ha capito e ispirato Gianfranco Fini e che si sta lentamente, creando un'altra destra, traendo come musa ispiratrice la politically correct sinistroide.
Mentre come sempre, i cani sciolti e i parlamentari seri (che ci sono in Parlamento, solo che non si vedono perchè non protetti dal potere) sia di destra che di sinistra devono restare ai margini, usati solo per fare campagna elettorale e raccogliere voti per il "partito", per poi farli sedere in Parlamento e privarli di alcuna iniziativa innovativa, se non quella di fargli scaldare la sedia fino alla fine della legislatura.

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