E' una colonna portante del programma di Rai 3 "Che tempo che fa", dove la domenica sera col suo spazio, di circa venti minuti, fa rimanere incollati alla tv millioni di spettatori, mentre s'adopera a fare finta di "battibeccare" col conduttore, il mite Fabio Fazio.
Con quella sua voce stridula da classica chiacchierona di condominio, vuol far credere di trattare argomenti scottanti e scomodi, quando invece esprime le solite idee uniformi alla linea che la sinistra dei vip ci ha abituati da un po' di tempo a questa parte. Nella messa in onda, si toglie le scarpe dai piedi, si struscia sulla poltrona, facendo credere che nonostante non abbia un aspetto fisico granché, sia una donna con molto cervello e che possiede ugualmente un certo fascino. Scende spesso in temi riguardanti il sesso facendo credere di essere simpatica per questo, che non è bigotta ma aperta e non ha paura di mostrare il suo pensiero, quando invece assieme alle varie parolacce che dice, tra cui insulti gratuiti a personaggi presi di mira, si rende notevolmente volgare e ripetitiva. Reincarna la figura della donna emancipata figlia del femminismo anni '70 che come piccoli topolini, rosicano una fetta di formaggio riempiendosi la pancia.
Si spaccia per difensore della libertà di parola a tutti gli effetti, dimostrando esattamente il falso quando attaccò personalmente quasi ululando l'onorevole Buttiglione, che per l'ennesima volta sostenne il suo sentimento di lontananza nei confronti degli omosessuali, non rispetta quindi l'opinione altrui in alcun modo (giusta o sbagliata che sia, secondo pareri). Un personaggio scomodo, tanto scomodo da venire premiata (qualche anno fa) con tanto di cerimonia al Quirinale, dallo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitanto, da lei (simpaticamente?) ribattezzato "Napisan".
Il ruolo che ora ricopre le ha dato notevole popolarità dal punto di vista mediatico e credibilità da quello culturale, una recita nella recita che le viene assai malamente, ma che grazie all'enorme bombardamento pubblicitario che le viene offerto, lo spettatore quasi sempre si arrende e accetta la posizione che gli hanno imposto, senza se e senza ma.
Luciana Littizzetto era assai meglio quando lavorava per Mediaset nella trasmissione "Mai dire gol" dove impersonava "Lolita", la ragazza infuocata dagli ormoni a palla che faceva proposte indecenti ai calciatori, perché almeno era innocua e non aveva bisogno di recitarla quella parte, perché lei era e rimane quella che è, una "Lolita" mediatica.
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