venerdì 26 novembre 2010

Sottomissione in (presa) diretta

Martedì scorso, a Ballarò, su Rai 3, il Cavalier Berlusconi, nonché Presidente del Consiglio, è prontamente intervenuto telefonicamente esprimendo il proprio disappunto nei riguardi del tema trattato durante il dibattito: il problema dei rifiuti a Napoli. Per l'ennesima volta ha trovato la scusa per attaccare la Rai (che fra l'altro controlla quasi totalmente) scagliandosi contro il conduttore del programma, Giovanni Floris, il quale, abituato a essere maltrattato ripetutamente dal Premier, è rimasto in silenzio, senza replica alcuna nei suoi confronti. Auspicava solamente uno stentato sorriso di sottomissione acuta, rincarata  anche dal direttore di "Libero" Maurizio Belpietro, presente in studio, che poco dopo gli rincalzò la dose, forse, per dargli una scossa come uomo in nome della dignità calpestata.
Certo, è facile prendersela con Floris, agnellino indifeso che ha bisogno di essere posizionato nella televisione pubblica, prima dalla Margherita, oggi Pd. Ma è anche vero che il conduttore, in prima serata sulla tv pubblica, ha un ruolo di responsabilità verso i telespettatori che lo seguono, perciò una reazione civile contro un passivo silenzio sarebbe stato lecito e doveroso nei confronti del cavaliere, che ripeto, insultava sia la trasmissione che egli stesso. Mi sono chiesto, nel vedere la messa in onda, come mai non muovesse una piega, visto che era stato attaccato sul piano personale, fornendo al telespettatore il messaggio che se il potente di turno ti umilia davanti a millioni di persone, devi accettare tranquillamente la cosa standotene buono e quieto. Il telespettatore potrebbe apprendere che l'azione del Premier fosse cosa buona e giusta quanto il silenzio assenso dello zerbino Floris. Poi ho capito, ho compreso che quello fosse il prezzo da pagare per essere piazzati in prima serata tv tramite partito e non per meriti, perciò è normale che (Floris) debba ricevere pugni e schiaffi ogni qualvolta il Premier si sente frustrtato al martedì e non sappia con chi prendersela. Per lui è facile alzare la cornetta e parlare in trasmissione, non si tratta di un senza tetto, ma dell'uomo più potente e ricco d'Italia. Caro Giovanni Floris, comprendo appieno le difficoltà che ha nel replicare a una pesante demolizione di sé e del suo lavoro, causa le conseguenze di avere un posto tramite partito, quindi lobby, ma almeno dia l'esempio, a chi la segue e l'ascolta, che ogni tanto il carattere personale bisogna pure averlo e tirarlo fuori, civilmente e coi metodi garbati che lei bene conosce, perché altrimenti risulterebbe responsabile del messaggio radiotelevisivo che senza i "cosiddetti" si può vivere tranquillamente. Se sta bene a lei, non vuol dire che i cittadini siano consoni al suo pensiero, ne tenga presente, e abbia stima della sua dignità: sempre.

1 commento:

  1. Zio porco!!!!!!!c hai ragione!!! che schifo!! ma il caro Fratello Silvio tra un po lo mettono in garage, mentre quello lì vuole continuare a fare quel mestiere là mentre noi del popolo ce ne andiamo sempre più giù. A Giovanni Floris..ma vaff........

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