giovedì 25 novembre 2010

Socialismo italiano: "Mission impossible?"

Di recente, abbiamo postato un articolo riguardante la storia del socialismo in Italia. Abbiamo sottolineato le incompresioni che oggi incombono verso questo termine, che a causa della classe dirigente facente capo a Bettino Craxi, dal 1992 in poi, fece bollare queste fede politica come ladra e corrotta.
Se oggi come oggi, un gruppo di persone oneste e in gamba decidesse di crare un movimento socialista che racchiuda in sé i valori e la fede che il socialismo stesso rappresenta, credo che l'ipotetico risultato elettorale risulterebbe alquanto scadente se non ignorato del tutto. Complice anche, il fatto che il segretario nazionale Riccardo Nencini, del nuovo Partito Socialista (nato nel 2008), si sia recato all'incirca un anno fa ad Hammamet, sulla tomba di Craxi, per renderli omaggio. Ma come può il Signor segretario, verrebbe da chiedersi, celebrare la figura e onorare la memoria di un uomo che ha deturpato e poi distrutto il partito più glorioso e umanitario della storia italiana? Anziché pensare a ridare credibilità alla storia socialista che esso rappresenta e prendere le distanze una volta per tutte da quella classe dirignte, che ha sporcato il buon nome e la storia del partito, perché va a onorare l'emblema della rovina?
                                                
Forse il segretario Nencini ha la memroai corta, o fa finta di non sapere che il socialismo, oltre che un movimento umanitario a difesa dei più deboli, ha da sempre rispettato istituzioni come la magistratura, la quale indagò su Craxi e lo condannò con sentenza definitiva per ben 2 volte, in totale a dieci anni di reclusione. Craxi non credo vada riabiltato, perché significherebbe che è stato disonorato. E l'ipotetico disonore, starebbe nella magistratura che ha appurato dei reati da lui commessi, e appositamente lo ha condannato per questi? Bettino Craxi, anni prima di venire inquisito dimostrava già avversione nei confronti dei giudici, e proprio per questo allontanò dal partito quegli esponenti che scrissero un articolo in cui gli furono mosse  semplici di critiche. Chi non ha rispetto delle istituzioni che rappresenta, non è degno di alcuna celebrazione, oltretutto se ha commesso reati nei confronti dello Stato che ha governato. I fatti lo dimostrano da tempi più remoti, uno su tutti, il caso del giudice Carlo Palermo.
Il magistrato in questione, oggi svolge la professione di avvocato, ma dal 1974 al 1984, era sostituto procuratore presso la procura di Trento, dove s'imbattè in indagini riguardanti il traffico d'armi internazionale che sembrava coinvolgere il segretario socialista, il quale, assieme ai "suoi", condusse una fortissima campagna contro il magstrato facendo un esposto persino al CSM, il quale, dopo che l'inchiesta cadde nel nulla, decise di trasferire il giudice presso la procura di Trapani.
Nella città sicula, il magistrato continuò ad occuparsi di armi e di mafia, finché una mattina del 1985, mentre scortato, si recava in procura, un'autobomba carica di esplosivo saltò in aria, senza uccidere però né lui né la scorta, bensì Barbara Asta e i suoi due figli piccoli che erano in macchina con lei. Al momento dell'esplosione, visto che la macchina del giudice era in fase di sorpasso, codesta fece da scudo visto che l'auto inbottita d'esplosivo era parcheggiata sul marciapiede destro della carreggiata. Quest'amara e drammatica storia è la strage di Pizzolungo.
Ma torniamo ai nuovi compagni socialisti, per sottolineare un fatto emblematico, ossia, che finché la figura di Craxi verrà spacciata come colui che è stato perseguitato ingiustamente e costretto da esule a fuggire all'estero, la parola socialista in Itala sarà sempre accostanta alla corruzione e al potere gestito oltre i suoi limiti. Se invece verrà riconosciuto che Craxi è stato processato e condannato per reati contro la pubblica amministrazione, per cui è fuggito da latitante per non farsi giudicare, diffamando più volte l'istituzioni del paese che aveva rappresentato e quindi anche se stesso, uno spiraglio di guarigione e correzione riguardante l'opinione verso il socialismo italiano tornerebbe quello che era un tempo. "Mission Impossible?".

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