venerdì 24 dicembre 2010

Il bipolarismo sul viale del tramonto

Il bipolarismo italiano, da quasi diciassette anni, è stato uno strumento inefficace e inadatto per il nostro Paese, perché ha contribuito a spaccarlo e a dividerlo sempre di più. In Italia se si parla di politica non si può fare a meno di chiedere l'uno con l'altro: "Sei di destra o di sinistra"? Una domanda priva di fondamento perché non sta a significare nulla, anzi una sì, a dividere. Prima di questo sistema, vigeva il proporzionale, in cui non occorreva che i partiti corressero alle elezioni divisi in due blocchi contrapposti che si sfidavano e che già in partenza avevano il leader principale candidato come futuro Premier. Ogni partito correva alle elezioni, e poi, una volta ottenute i risultati, i rispettivi leader dibattevano grossomodo su chi volesse partecipare all'esecutivo per poi far ricadere la scelta del Presidente del Consiglio sula persona più indicata con il lascia passare del Capo dello Stato. Era una forma di governo allargata, quasi una grande coalizione che si estendeva verso quasi tutto il Parlamento, un qualcosa che unificava i cittadini alla partecipazione della vita, e non solo a quella politica.
Ora invece con questi due blocchi si ha una spaccatura ancora più netta in tutta l'Italia. Sono nati Governi pessimi e malgestiti, e forse l'unico Presidente del Consiglio che ha fatto meno peggio rispetto ad altri è stato Romano Prodi, ma non basta.
A carte scoperte e rispetto ad oggi, era molto meglio un governo composto da Forlani che da D'alema, era molto meglio Giulio Andreotti Ministro degli Esteri rispetto a un Frattini o un Martino. Era molto meglio sapere che un partito socialista stesse a sinistra piuttosto con la casa delle libertà (che tra l'altro non è di destra, ma solo affarista). Il sistema bipolare è una sindrome che abbiamo adottato dagli Stati uniti d'America, dove i candidati Premier sono solo due persone che si contedono e si giocano la partita finale come meglio possono fino alla vittoria. Ma negli Usa, proprio perché Stato grande e vasto quanto un continente e privo di storia, un sistema del genere può essere sì adottato, mentre invece in Italia, culla di una cultura che va (o andava) dal nord al sud e viceversa, ci vorrebbe un metodo più ampio che raccolga tante voci messe insieme per creare l'unione dei popoli sparsi sul nostro territorio. Ma forse, il ritorno a tutto questo non è impossibile visto bene che il bipolarismo ha indebolito non solo le istutuzioni, che prima in confronto ad ora erano massicce (il che è tutto dire), ma anche l'uomo e la sua spiritualità emotiva. Non solo è una mela marcia questo sistema per noi, ma è anche un fallimento in tutto e per tutto, e lo si capisce quando forse, anche se a passi lenti, lo si "vede" camminare a capo chino, quasi vergognandosi. Che sia sul viale del tramonto?

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