venerdì 10 dicembre 2010

Ritratti: Piero Ricca

Piero Ricca, non è altro che un comune cittadino italiano, che a differenza di molti, non ha freni nel mostrare insofferenza nei confronti di una società e una politica in eterna collusione con la mafia.
Reincarna il "prototipo" del malessere comune, che col suo sentimento di protesta attacca, mettendoci la propria faccia, il malcostume cui è sottoposto il nostro paese. Non vedo in lui un idolo, ma un ragazo da stimare per il coraggio che mette assieme alla passione che determinano il suo grido vocale nel sbandierare il rispetto per la legge che ogni due per tre viene raggirata e non rispettata da parte di una fetta determinante della nostra classe dirigente. Ricca è uno che non guarda in faccia nessuno, non risparmia critiche e domande scomode a esponenti di destra e di sinistra, infatti essendo un normale cittadino gli sta a cuore la legalità, e non l'elité di appartenenza. Quest'ultima, è una cosa che viene in secondo se non in terzo piano, dopo che quantomeno in Parlamento siederanno deputati e senatori la cui fedina penale sarà per tutti luccicante come specchi appena sfornati in cui ci si può riflettere senza alone di macchie scure.
Da rilevare che quasi sempre, durante le sue uscite pubbliche, in cui pone semplici domande scomode a personaggi che dovrebbero rappresentarci in Parlamento, o giornalisti che fanno del servizio al lettore un optional invece che informazione pulita, viene schedato dalla polizia che fra l'altro lo conosce benissimo, e alle volte portato persino in Questura per accertamenti. Non si ha la voglia di comprendere che Piero Ricca è dalla parte delle forze dell'ordine, e non credo sia giusto che lui, che difende magistrati e servitori dello Stato italiano, debba essere trattenuto, mentre gli impuniti "collusi" se ne vanno a passeggio, scortati e protetti e serviti da chi dovrebbero mettere in gabbia i veri delinquenti.                                                        
Col suo slogan al cittadino:"Alza la testa", Ricca cerca di far risvegliare la coscienza e l'indignazione (nei confronti del potente di turno che sottomette il debole, dei furbi che si arricchiscono truffando lo Stato, di tutti quelli che non rispettano la legge, diffamano magistrati e servitori dello Stato, dei giornalisti a libro paga della CIA, di quei politici in odor di mafia e corrotti, dei favoritismi ecc..) che dentro di noi tace perché oramai rassegnata a se stessa. Per noi de "LaVoce Quotidiana", Piero Ricca è un ragazzo cui prendere esempio, perché per noi, il suo non è altro che un messaggio di civiltà, rispetto e legalità da troppo tempo messo sotto terra, e che ha avuto il merito di risollevare.
Un cittadino onesto, quindi anomalo, la cui anomalia ci fa sentire meno soli e forse, anche se in minima parte, più sollevati.


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