sabato 18 dicembre 2010

L'Italia dei valori: dicembre 2010

Un partito d'incongruenze
Non è la prima volta in così poco tempo, che un membro del Parlamento, facente capo al gruppo de "l'Italia dei Valori" di Antonio Di Pietro, cambi casacca improvvisamente in momenti delicati, come quello di martedì scorso, in cui questi votarono la fiducia al Governo Berlusconi, contribuendo così a farlo restare ancora in carica. Il partito dell'ex magistrato si procalama da sempre come il più antiberlusconiano che ci sia, l'unico gruppo che all'interno delle due camere svogle la più massiccia e forte opposizione a Berlusconi e ai suoi. Solo che non si spiega il perché Di Pietro continui a scegliere candidati, e come ripeto non è la prima volta, che cambino casacca da un giorno con l'altro. Gli ultimi sono "sospettati" di essersi fatti corrompere, e questa cosa, certo non giustifica affatto la loro voltagabbanaggine perché sarebbe un comportamento ben più grave nel caso lo avessero fatto di spontaneà volontà. Si è spesso detto che sia Di Pietro stesso a scegliere personalmente i candidati da far eleggere attraverso il voto alle urne, e mi stupisco del fatto che nonostante sia persona scaltra, continui a imbattersi in personaggi alquanto deboli sul piano etico e a volte anche contraddittori. Vi sono in più alcuni fatti che che mostrano incongruenze all'interno di quel partito che non si spiegano facilmente: Elio Veltri, persona onesta e di un passato onorevole, ruppe in polemica con l'ex magistrato, dopo che assieme a lui diede vita al partito, sostenendo che Di Pietro non amasse le persone perbene. Stessa cosa accadde con Giulietto Chiesa, e per ultimo Salvatore Borsellino, che proprio ieri criticò aspramente il partito dell'Idv sentendosi deluso e preferendo prenderne le distanze.
Sembra a questo punto che il partito stesso predichi bene e poi razzoli male, come quando durante l'ultimo governo Prodi, cui faceva parte, scelse di votare contro la nascita di una commissione d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova nel 2001, per fare luce sui misteri che vi accaddero.
Scrivo questo con profonda amarezza, visto che spiace vedere un partito che sbandiera la legalità etica, morale, politica e poi tra  i suoi membri si affaccino personaggi in odore di debolezza corruzionale come si sospetta fosse ai tempi Sergio De Gregorio, (Senatore eletto nel 2006 tra le file dell'Idv che poi cambio casacca durante la legislatura), che incalzato da un giornalista de Le iene che nel 2006 gli chiese se fosse stato corrotto visto il suo cambio di bandiera, gli rispose con non chalance: "Non ancora".
Ritengo perciò comprensibile lo sconforto e in qualche caso la rabbia di molti sostenitori del partito, che lo vedevano come una speranza alla lotta all'illegalità, alle mafie e alla corruzione, e che delusi, hanno deciso di abbandonarlo per cercare nuove strade meglio percorrribili
Questo momento che stiamo vivendo è assai delicato, e certi errori purtroppo, anche e soprattutto se fatti in buona fede da parte dell'ex magistrato, non ce li si può permettere. Si spera e si auspica che egli sappia ridare la buona immagine che il suo partito aveva prima di questi ultimi fatti spiacevoli, e che di certo ne hanno minato la credibilità.

1 commento:

  1. Voglio spezzare una lancia in suo favore: i giornali di gossip pizzicano Dipietro sempre al ristorante con delle show girls mica da ridere che neanche Silvio...

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