martedì 14 dicembre 2010

Ritratti: Salvatore Borsellino

Negli ultimi anni non si da pace. Urla ed espande la propria voce di protesta e rabbia contro quella parte  malsana dello Stato istituzionale italiano che sa, tace, ed è complice di tanti misteri che fanno ombra nel nostro paese, uno su tutti: la strage dove morì suo fratello, il giudice Paolo Borsellino assieme agli agenti di scorta. Salvatore Borsellino è l'esembio lampante dell'italiano pulito, di quello che non accetta il compromesso, anzi, lo ripudia gridandolo in modo da farsi sentire e da farlo sentire.
Attorno a sé è riuscito nella buona impresa di creare un gruppo di giovani, facenti capo a "Il popolo delle agende rosse" con la voglia di fare piena luce su determinati fatti, usando come simbolo l'agenda rossa, sottratta al fratello magistrato da un funzionario delle forze dell'ordine, giunto sul luogo della strage di Via D'Amelio a Palermo, poco dopo lo scoppio della bomba che provocò la morte del giudice.
Al grido di "Resistenza, resistenza, resistenza", Borsellino conduce una battaglia non solo per se stesso, ma a favore dell'intera popolazione onesta, dei giovani, e a sotegno dei familiari delle vittime degli agenti di scorta tutti. Gira l'Italia parlando nei convegni e nelle scuole per smuovere le coscienze. Non è un uomo di lacrime, quelle, sostiene, verranno dopo che verità e giustizia verranno fatte, ora dice, è giunto il momento della rabbia, del rifiuto totale contro l'omissione e il sistema politico mafioso. Un uomo tutto d'un pezzo viene da dire, cui noi de "LaVoce Quotidiana" appoggiamo sostenendone la giusta causa che porta avanti. Non sappiamo se la sua, la nostra battaglia avrà un lieto fine (ossia che la verità sulle stragi e le trattative verranno alla luce), ma almeno la mattina si potrà avere la soddisfazione di guardarsi allo specchio senza notare alcuna macchia riflessa sul volto. Si rischia di perderle quese cause, ma almeno in quel caso, si "cadrebbe" senza aver abbracciato i compromessi vari che si estendono com un lago di sangue infetto, lungo le strade, dentro di noi.

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