giovedì 23 dicembre 2010

Nel veder cogliere i tuoi capelli, ho capito che tutto è relativo


Nel veder cogliere i tuoi capelli, ho capito che tutto è relativo...

Beata sia la giovinezza che se ne va
beata che s'arposa su di un campo di sterpaglie e di sassi
lungo un fiume che scorre tra i rami insecchiti
tra il fruscìo di animali che corron nei boschi.
Dove tutto finisce ha iniziato la vita
dove tutto ritorna in cui tutto riemerge
in cui nulla è finito ma finita è la scia
che cullarti nel grembo t'ha portato nel tempo.
Nelle facce i colori si son persi e dispersi
son sbiaditi e ingialliti poi si sono incupiti
dal futuro anteriore si prospetta il presente
quello fatto di nebbie e di nuvole grige.
Quelle nuvole stesse che impediscon la vista
della luce assopita che rimane in prigione
che privata di vita racchiude il bagliore
nella libera scelta di darti il sapore.
Il sapore di vino che hai sulle labbra
che conservi e ripassi lungo fogli e richiami
nelle pagine scritte e che scrivi in corsivo
per sorreggerti ancora e sentir che sei vivo.

Nessun commento:

Posta un commento