mercoledì 29 dicembre 2010

La penisola da nord a sud

L'Italia è un paese spaccato per via del bipolarismo, espressione di quell'assurdo blocco contrapposto che si rifà alla destra e alla sinistra (come abbiamo scritto recentemente nell'articolo sull'argomento). Ma è ancora più visibilmente diviso e "combattuto" per la questione del nord e del sud. Il primo rivendica la sua totale ricchezza, che grazie ad essa, nel corso degli anni, ha "mantenuto" il secondo, povero e invaso dalle mafie, senza il benché minimo riconoscimento nei suoi confronti. Devo ammettere che parecchie volte, le classi dirigenti facenti capo al sud, anziché smuoversi e fornire strumenti necessari per combattere la criminalità e il degrado che vige in alcuni luoghi , con la scusa delle loro condizioni hanno piagnucolato spesso, facendo le vittime, restando di conseguenza immobili, aspettando chissà che cosa, forse il Messia o la Divina Provvidenza manzoniana che gli portasse sostegno una volte per tutte, danneggiando così e isolando i membri di quella classe meridionale che invece con le mani in mano non voleva stare. Le mafie è vero che nel sud Italia dominano su quasi tutto il territorio, è vero che è più povero rispetto al nord, che la disoccupazione è più alta, che il problema dei rifiuti c'è ed è notevole, ma è un dato di fatto che il nord ha raccolto a sé le quattro mafie grazie alla connivenza di una fetta notevole della sua popolazione che, compiacente di arricchirsi le ha dato il lascia passare su tante cose durante il corso degli anni, senza mai denunciare alcunché agli organi competenti. E' grazie ad alcuni cittadini del nord che le mafie dominano su Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto. Ma c'è una cosa che differenzia il sud dal nord su tutte: lo stato di paura, perché che ben si voglia dire a proposito del meridione, questo sintomo è di gran lunga meno presente nello spirito della gente rispetto a quello che c'è nel nord. Vediamo perché. Nei grandi centri del nord le strade notturne sono assai deserte: la gente avendo paura si rintana nelle proprie case a guardare la televisione, mentre al sud per la strada, la sera, circola liberamente e in modo quantomeno più sereno e tranquillo. Al sud, i ragazzi non hanno pretese megalomani, hanno altro a cui pensare che diventare il Fabrizio Corona della situazione o una letterina da programma d'intrattenimento. I giovani cercano di stare bene e non si vanno a creare problemi che non hanno, e quindi una serata in compagnia tra amici con una bottiglia di birra in mano e quattro chiacchiere va sempre bene. Al nord invece guai se non si va in discoteca, se i capi che si indossano non sono firmati, se la tua ragazza non è "figa" e il tuo moroso non possiede la bella macchina da sborone. Il nord, prevalentemente ha ucciso il sentimento, mentre al sud, nella maggior parte dei casi è presente assiduamente, come il rispetto verso gli anziani, coloro che detengono il sapere perché hanno vissuto, visto e assorbito a lungo. Al sud sono ancora presenti sterminate praterie in cui la natura domina, mentre al nord sono ricoperte dal cemento dei prefabbricati e dei centri commenricli. Al nord la cultura contadina è estinta, mentre al sud anche se marginale, combatte e si fa ancora vedere che lotta come può e con tutte le sue forze.  Al sud il contatto umano e la buona educazione vivono ancora, mentre al nord si ragiona con la prepotenza del più forte sul debole.
Al sud gli extracomunitari (quasi tutti clandestini) vengono rispettati dai cittadini e ricambiati a loro volta, e quelli che vendono abusivamente i cd pirata tra le bancarelle dei mercati, vengono coperti dai negozianti in caso di controllo dei vigili. Non si tratta di agevolazione di truffa, è solo buon senso civile, perché è inutile andare a danneggiare dei poveri cristi che tentano di lavorare per mangiare, e questa è una cosa che la gente del sud, che conosce la povertà, capisce, comprende e agisce di conseguenza (cosa che non potrebbe mai concepire il direttore de Il giornale Alessandro Sallusti che considera i poveri che non riescono a pagare il mututo dei falliti). E' quindi naturale porsi alcune domande in merito: E' più pericoloso andare in giro di notte per Taormina o per le strade di San Giuliano Milanese che non si può nemmeno definire paese in quanto ghetto di comunicazione per lo smistamento della droga? E' un luogo sicuro San Giuliano vicino Milano? Conserva monumenti? E gli abitanti come sono? Escono la sera?
La sera, la gente di Sassuolo di Modena, culla delle mafie, esce di più rispetto a quella di Lucera nelle puglie? Trani è un luogo meno sicuro oppure no rispetto a una città come Padova, dove la popolazione è intimorita dagli immigrati cui una parte è dedita alla delinquenza e allo spaccio della droga?
Stesso discorso vale per Milano: è serena la gente mentre cammina la sera per strada rispetto a chi lo fa invece a Catania?
Gli immigrati al sud sono più civili rispetto a quelli residenti al nord perché questi ultimi vengono sfruttati da alcune imprese che li mette a lavorare in nero per tenere bassi i costi di manodopera.
E proprio i padroni di quelle imprese sono coloro che in pubblico li denigrano e offendono partecipando alle fiaccolate contro essi e votando per la Lega Nord. Gli immigrati di conseguenza, sentendosi oltre che sfruttati, derisi, adottano comportamenti poco civili (anche se generalizzati) nei confronti della popolazione che li "ospita", adottando un reciproco sentimento di tipo razzista che danneggia la convivenza, cosa che al sud è meno presente.
Con questo non voglio dire che al sud si sta bene e al nord invece no, ma che forse entrambi, dovrebbero adottare il meglio dell'altro per fare la forza e unirsi una volta per tutte, perché questo Paese è uno solo, e una parte di esso, senza l'altra, non andrebbe da nessuna parte, non esisterebbe.
Continua...

1 commento: